23 ottobre 2016

L'uomo è dov'è il suo cuore,non dove è il suo corpo.

L'Etna
Il titolo di questo post è una frase del Mahatma Gandhi, ma che nell'ultimo anno rispecchia particolarmente la mia situazione.
Ormai da più di un anno, infatti, vivo da studentessa fuorisede a Milano, il che comporta passare dieci mesi l'anno lontana da casa, tornando giusto per le vacanze. La lontananza mi ha costretta a cambiare tanti aspetti della mia vita: ho imparato a gestire gli affetti a distanza, a sentire le persone anziché vederle, a perdermi compleanni e ricorrenze varie e a fare tante altre piccole rinunce. La nostalgia è diventata una fedele compagna, sempre pronta a palesarsi nei momenti più impensabili.
Accanto a tutto questo, però, ho sviluppato un amore immenso per Milano e ho costruito bellissimi rapporti umani. Il collegio in cui vivo è diventato una seconda casa e i ragazzi che lo abitano sono ormai più che amici, quasi fratelli. Ho anche acquistato la libertà e l'indipendenza di cui avevo sempre avvertito il bisogno quando vivevo in un piccolo paese sperduto nel centro della Sicilia.
Ad un certo punto, ho iniziato a sentirmi a casa anche a Milano e mi sono ritrovata con il cuore spaccato tra la mia Sicilia, il luogo nel quale sono cresciuta e dove trovo il calore e l'affetto infinito della mia famiglia, e Milano, la città che mi ha saputa accogliere e regalare momenti indimenticabili e amici preziosi. Questo vuol dire non riuscire ad essere mai totalmente felice, perché mentre sono in Sicilia mi manca Milano e quando torno a Milano inizia a mancarmi la Sicilia.
In questo momento, posso dire di aver trovato un equilibrio, che la frase "L'uomo è dov'è il suo cuore, non dove è il suo corpo" racchiude in pieno. Ho capito che con il cuore posso essere un attimo a Milano e quello dopo in Sicilia senza spostare il mio corpo di un millimetro, che le persone importanti me le porto dentro e posso sentirle vicine quando voglio perché l'affetto e il legame emotivo prescindono dai km.

22 ottobre 2016

Mi ripresento

Eccomi tornata su questo blog, dopo due anni, con una nuova presentazione.

Mi chiamo ancora Gaia, ma direi che è una delle poche cose che sono rimaste immutate.
Adesso ho 20 anni, ho finito il liceo da più di un anno e ho iniziato l'università. Sono al secondo anno di giurisprudenza, ma il mio obiettivo è fare giornalismo, magari d'inchiesta oppure occuparmi di cronaca nera. Per l'università, ho lasciato la Sicilia e mi sono trasferita a Milano, una città che ho amato sin da subito e che ogni giorno sento sempre più mia.
Amo ancora la lettura, anche se lo studio non mi permette più di dedicarle lo stesso tempo di prima. Continuo a scrivere e vivere "nei sogni e di sogni", perché credo che siano meglio di una realtà dalla quale a volte sento il bisogno di evadere e perché spero fondamentalmente che un giorno qualcuno possa anche avverarsi, proprio come nelle favole.
Non so ancora bene quale sarà l'impostazione del blog ne i contenuti che inserirò, ho tante idee ancora da valutare, ma sicuramente racconterà di me, delle mie passioni e delle varie esperienze che ho fatto negli ultimi anni.
Ciao a tutti, al prossimo post!