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Valigie e scatoloni a luglio 2016 |
Il biglietto aereo è già pronto da mesi, il conto alla rovescia è iniziato lo stesso giorno in cui sei partita e, all'improvviso, realizzi che il giorno tanto atteso si avvicina. Allora vai in fibrillazione. Prendi la valigia e inizi a guardarla, ogni giorno più impaziente di riempirla, come se questo potesse accelerare il tempo.
Fai il check-in, stampi il biglietto, lo metti bene in vista e inizi a realizzare che tra poco sarai a casa, rivedrai la tua famiglia e i tuoi affetti.
Non parli più d'altro con i tuoi parenti, con i tuoi amici, con chiunque ti sta intorno. Continui a ripetere che tra poco rientrerai a casa.
Al telefono, mamma inizia a dirti che sta già preparando tutto, papà progetta cose da fare insieme, tua sorella diventa inaspettatamente dolce e arriva a offrirti i suoi vestiti, a patto che ti sbrighi. Allora, anche tu inizi a scalpitare, a morire dalla voglia di salire su quell'aereo che ti porterà in poche ore dall'altra parte d'Italia, dove tutti ti stanno aspettando con ansia.
Poi, quando finalmente arrivi, sembra tutto strano.
Ti trovi coperta di piccole attenzioni che ti fanno sentire amata: mamma ha messo le lenzuola pulite e profumate apposta per te, papà ha preso un giorno di ferie solo per poterti venire a prendere, i nonni aspettano svegli fino a tardi che li chiami per avvisare che sei a casa, la tua cuginetta preferita ha fatto di tutto per non addormentarsi prima di poterti abbracciare...E anche i giorni successivi sono bellissimi, con tutti che cercano di esaudire ogni tua minima richiesta, che sia essere accompagnata da qualche parte o mangiare un determinato cibo.
Tornare dopo due mesi di assenza ti fa davvero apprezzare l'importanza e la bellezza di avere una famiglia che ti ama, sente la tua mancanza e si mostra più affettuosa di quanto potresti immaginare.
Tra soli cinque giorni, io vivrò tutto questo e, sinceramente, non vedo già l'ora.
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