10 dicembre 2017

Come ho riscoperto carta e penna

Agendina e taccuino
Di recente ho riscoperto la bellezza dell'usare carta e penna e mi piacerebbe condividere con voi alcune riflessioni a riguardo.
Come già detto in altri post, mi è sempre piaciuto scrivere e trovo che mettere per iscritto i propri pensieri permetta di ragionare più lucidamente. Spesso quindi avverto l'esigenza di appuntare quello che mi passa per la testa: non solo pensieri ma anche idee di storie da sviluppare in seguito con calma, magari al PC. Durante il liceo, per ovviare a questa mia necessità, ho comprato una piccolissima agendina dalla copertina blu elettrico (il mio colore preferito) sulla quale scrivevo oltre a quanto detto sopra anche piccoli avvenimenti, numeri di telefono, citazioni letterarie e altro. Quell'agenda, in poche parole, rappresenta un po' di me e del mio mondo interiore, incasinato come quello di tutti gli adolescenti. Spesso, poi, mi capitava di sfruttare anche i diari scolastici, quaderni e post-it, così ogni tanto mi capita di trovare qua e là un'annotazione o un pensiero, magari nemmeno troppo sensato perché buttato giù in fretta, senza essere rielaborato.
Ad un certo punto, però, ho sostituito l'agendina con il cellulare e ho iniziato ad usare carta e penna solo sporadicamente. Non so esattamente il motivo di questa sostituzione, forse trovavo il cellulare più pratico perché ce l'avevo sempre dietro mentre l'agendina spesso la dimenticavo in giro. Oltretutto, in quel periodo l'agendina era andata dispersa chissà dove e non avevo voglia di cercarla o comprarne un'altra. Così, per circa un anno e mezzo, lo smartphone è stato il mio supporto di scrittura preferito, finché da Tiger non sono rimasta folgorata da un taccuino a pois. L'ho comprato e l'ho messo sul comodino con una penna accanto. Vedendolo lì, ha iniziato a venirmi spontaneo utilizzarlo per appuntare pensieri, idee e altre cose. Piano piano, mi sono accorta di quanto mi fosse mancato tenere una penna in mano e lasciarla scorrere liberamente sul foglio per scrivere parole che vengono da sé oppure scarabocchiare nell'attesa di riuscire a tirare fuori i pensieri. Mi piace anche che gli sbagli rimangano visibili nonostante qualunque cancellatura, a differenza del PC che in un clic elimina per sempre l'errore. E' una specie di metafora della vita, nella quale gli errori si possono a volte rimediare, ma mai cancellare perché ne rimarrà sempre e comunque traccia.
Inoltre, mi sono resa conto che in questo momento mi è più semplice liberare le idee su carta, come se il computer inibisse la mia creatività e la mia voglia di scrivere. Questo stesso post è nato su un foglio di bloc-notes, dal quale l'ho poi battuto al PC.
Il taccuino di Tiger, invece, è ancora sul mio comodino ad accogliere i miei sfoghi, mentre l'agendina degli anni del liceo è conservata in un posto sicuro, per poterla sfogliare e rileggere ogni volta che mi andrà. 
Chissà, magari un giorno qualche pensiero o qualche idea estrapolati da quelle pagine diventeranno spunti per i post di questo blog..

Sperando che questo post vi sia piaciuto, vi lascio il link ad altri post sullo stesso argomento:
https://lanxsatura.blogspot.it/search/label/scrittura


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