"Era così bello il Natale da piccoli...Svegliarsi presto e correre a vedere se c'era qualche regalo sotto l'albero,aspettare con ansia il permesso di aprire i regali,attendere per mesi quel giorno,sperando che ti avessero regalato il gioco che ti piaceva tanto...Vorrei tornare bambina e rivivere queste emozioni,perché adesso il Natale non ha più lo stesso sapore,manca la magia dell'attesa e la gioia per aver ricevuto quello che desideravi.Adesso il Natale significa passare una splendida giornata con la mia meravigliosa famiglia,mangiare tutti insieme e respirare la serenità nell'aria. Comunque,il Natale è sempre fantastico!!!!"
Quella che scriveva di voler tornare bambina era una Gaia sedicenne in piena crisi adolescenziale, una ragazzina che si sentiva non più piccola ma non ancora adulta. Non sapeva quale era il suo posto nella famiglia, non capiva se doveva stare al tavolo dei bambini o a quello dei grandi e si sentiva fuori luogo in entrambi. Guardava i cuginetti piccoli aprire i loro regali con la gioia pura che solo i bambini sanno provare e scartava i suoi non trovando mai quello che sperava, accumulando delusione su delusione. Nel pomeriggio, poi, quando i bambini si divertivano con i regali appena ricevuti e gli adulti chiacchieravano di cose che lei non capiva, si rintanava nella solitudine di una stanza a pensare. Così, ogni Natale finiva per essere una bella giornata che però lasciava sempre un velo di malinconia dal quale nasceva il profondo desiderio di tornare bambini.
Crescendo, piano piano quell'adolescente ha riscoperto la magia del Natale come momento di gioia e condivisione. Ha imparato a tornare un po' bambina, a godersi di nuovo la sorpresa del regalo e, se non è quello che si aspettava o desiderava, non importa perché è comunque bellissimo il pensiero.
Adesso, il Natale è di nuovo quel momento magico di attesa e stupore sincero, di serenità e pace.
Da quando sono a Milano, poi, il solo fatto di riunirsi tutti a casa del nonno e passare la giornata insieme ha acquistato un'importanza tutta nuova, è diventato un momento atteso per mesi. Allora non importa il rumore, le urla, il chiacchiericcio, le liti durante la tombola o le giocate a carte. Importa solo che si è, finalmente, tutti insieme, riuniti per un solo scopo: stare insieme e divertirsi, godendosi la serenità di una famiglia unita.