15 gennaio 2017

Cambiamenti musicali

Oggi vi parlo dei miei gusti musicali, di come siano cambiati nel corso della mia vita e quali sono oggi.

La prima musica che ricordo era quella che mi faceva ascoltare mio padre in macchina, cantautori e artisti più o meno conosciuti degli anni '60,'70 fino ad arrivare agli '80. Tutta musica dei "suoi tempi", un po' datata per la fine degli anni '90, soprattutto per una bambina. Mia madre, invece, preferiva cantanti più moderni ma non ricordo nulla di più preciso.. Crescendo, poi, il mio rapporto con la musica inizia a subire anche l'influenza di uno zio, grazie al quale ho conosciuto Carmen Consoli, che ho apprezzato molto. Uno dei ricordi più nitidi della mia infanzia è proprio "Amore di plastica" in duetto con lui, ballando e cantando come due pazzi intorno al tavolo della cucina mentre lui finge di suonare un'immaginaria chitarra.

Poi, per il decimo compleanno, un altro zio mi ha regalato un lettore mp4 (credo uno dei primi in circolazione) che ha successivamente riempito di canzoni soprattutto di Fabrizio De Andrè, del quale era un grande appassionato. Così ho conosciuto quello che ritengo il miglior cantautore italiano.
Con l'arrivo alle medie ho abbandonato la musica "imposta" dalla mia famiglia e ho iniziato ad ascoltare e seguire cantanti e band nuove, più alla moda: ho ascoltato per qualche anno Sonohra, dARI, Lost, Finley e altri gruppi del momento, influenzata dalle mie amiche.
In prima liceo è arrivata la svolta: un sabato pomeriggio di febbraio, seduta al computer di casa, ho trovato su una pen drive l'album di un gruppo che si stava facendo strada proprio in quel periodo e che io non conoscevo granché, se non per un'unica canzone, intitolata "La notte". Erano i Modà. Quel giorno ho ascoltato interamente l'album "Evviva i romantici" per la prima volta, il sabato successivo ho fatto lo stesso e così molti altri pomeriggi. In breve tempo, mi sono innamorata dei Modà al punto da arrivare a conoscerne anche le canzoni meno conosciute. Più li ascoltavo, più mi piacevano e così sono diventata una loro grande fan. Da quel febbraio del 2011 ho comprato (o mi hanno regalato) ogni loro nuovo album, ho letto il libro di Kekko, seguito ogni intervista, perso la testa prima per Diego (il biondissimo chitarrista) e poi per Kekko, tappezzato diari e quaderni con le frasi delle loro canzoni, fino ad arrivare al 25 maggio 2013. In quella data, ho visto un sogno realizzarsi: i miei genitori mi hanno portata al concerto del Gioia Tour al Velodromo di Palermo. La ricordo ancora come un'esperienza magica, alla quale intendo dedicare un post a parte prima o poi.
A questo punto, probabilmente vi starete chiedendo che musica mi piace al momento. La risposta non è semplice, perché negli ultimi anni sto ascoltando un po' di tutto, seguendo l'ispirazione del momento.
Due anni fa ho ricominciato ad ascoltare Faber, approfondendo i suoi testi e comprendendo l'immensa poesia e la crudele verità che è capace di trasmettere attraverso tutte le canzoni. Poi ho riscoperto Baglioni, Venditti, De Gregori, Dalla, Battisti e gli altri cantautori conosciuti grazie a mio padre, imparando ad apprezzare la poesia nei loro testi e la bellezza dei loro messaggi.
Ultimamente, mi sono riavvicinata pure a Carmen Consoli, che mi è piaciuta tanto da avere quasi una fissazione per lei.
Quanto ai Modà, loro restano i padroni della playlist del mio cellulare, non mi stancano mai e ogni album mi sorprende e piace più del precedente.
A questi artisti, parte della mia vita da sempre, se ne sono aggiunti nel corso del tempo molti altri, alcuni più "commerciali" (Emma, Alessandra Amoroso, Laura Pausini, Arisa, ecc), altri più ricercati, come qualche cantautore contemporaneo (in particolare in questo periodo apprezzo molto Alex Britti).
Per chiudere, volevo precisare che non sono assolutamente esperta in materia musicale e non mi importa quanto i cantanti siano bravi a livello tecnico: io ascolto semplicemente quello che mi piace.

Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensi?